Mercati tech emergenti: quali sono e perché investirci

Perché investire nei mercati tech emergenti?

Investire nei mercati tech emergenti è il miglior modo per acquisire potenzialità di rendimento e forti vantaggi competitivi. Nei prossimi anni l’ambiente intorno a noi sarà sempre più inurbato, smart e iperconnesso.

Emergeranno nuovi bisogni e di conseguenza verranno studiati e proposti servizi e tecnologie per soddisfarli, tra cui quelli legati alla digitalizzazione e alla possibilità di entrare in relazione con gli altri, nel tempo libero ma anche per il lavoro, alla cura della persona e al rapporto con banche, assicurazioni e istituzioni, direttamente da casa propria. Investire nei mercati tech emergenti nell’ambito delle telecomunicazioni, dello streaming, della blockchain, della telemedicina e delle biotecnologie significa investire nel futuro.

Senza dimenticare un trend più datato ma altrettanto solido: quello della sostenibilità e delle energie rinnovabili. I fenomeni estremi e i disastri naturali causati sempre più spesso e a tutte le latitudini dal cambiamento climatico rendono infatti necessario continuare a investire nella tutela dell’ecosistema che ci circonda, per esempio attraverso nuove forme di mobilità ed edilizia intelligente.

I cinque mercati tech emergenti su cui puntare entro il 2030

  1. Intelligenza artificiale in grado di creare contenuti in modo autonomo
  2. Sviluppo dell’io digitale
  3. Architetture composite a servizio dell’organizzazione aziendale
  4. Nuovi semiconduttori oltre il silicio
  5. Algoritmi sempre più precisi

Sono questi i cinque mercati tech emergenti in cui investire entro il 2030. Lo sostengono fonti autorevoli, come l’Hype Cycle for Emerging Technologies di Gartner e gli studi dell’Institute for the Future di Palo Alto in California. Nei prossimi dieci anni, infatti, l’interazione uomo-macchina si farà sempre più stretta. Dalla diffusione dei veicoli a guida autonoma, passando per le case e le città intelligenti, tutto intorno a noi diventerà più interattivo e connesso. Le reti wireless 5G e 6G permetteranno di introdurre l’intelligenza artificiale in innumerevoli dispositivi, favorendo l’implementazione di supporti multimediali immersivi per la realtà estesa (XR) e di interfacce gestuali capaci di stimolare tutti i nostri sensi tramite ologrammi e schermi flessibili. Lo sviluppo di interfacce bidirezionali – capaci di connettere le macchine al cervello umano – offrirà infine spunti disruttivi alla medicina, per esempio nello sviluppo di esoscheletri per le persone con disabilità.

Le innovazioni e i mercati tech emergenti più influenzati dalla pandemia Covid-19

Alcuni mercati tech emergenti nei prossimi due anni subiranno un rapido sviluppo a causa della pandemia Covid-19. Nello specifico, verranno premiate le innovazioni che favoriscono la comunicazione a distanza e la ripresa in sicurezza della vita collettiva. Tra queste, troviamo il potenziamento dell’identità digitale, l’implementazione del passaporto sanitario elettronico, le applicazioni di tracciamento e verifica, ma anche i sistemi per il riconoscimento delle persone, per monitorare i flussi negli ambienti chiusi o per verificare automaticamente l’assenza della mascherina laddove è necessaria. Altre due riflessioni chiave nate dalla situazione emergenziale che stiamo vivendo sono quelle legate al potenziamento del lavoro da remoto e alla ricerca di algoritmi capaci di smascherare le fake news.

Biochimica: una tecnologia dirompente a maturazione lenta

Tra i mercati tech emergenti che impatteranno in modo significativo, ma non prima di dieci anni, sul nostro modo di vivere e lavorare, c’è il superamento dei transistor al silicio. La scienza sta infatti studiando nuovi materiali semiconduttori con funzionalità avanzate, capaci di supportare tecnologie più piccole e veloci. Tra questi, vale la pena menzionare i biochip, ovvero la codificazione dei dati in filamenti di DNA sintetico, con gli enzimi che forniscono la capacità di elaborazione tramite reazioni chimiche, ma anche la codificazione tramite sensori biodegradabili e transistor a base di carbonio.

Investire nell’etica: una questione comune a tutti i mercati tech emergenti

Nell’ambito dei mercati tech emergenti un altro investimento da non sottovalutare potrebbe essere quello nell’analisi predittiva dei trend di sviluppo e degli impieghi delle tecnologie stesse. Investire in una nuova tecnologia significa anche investire nell’etica, ovvero interrogarsi sulle conseguenze sociali che l’invenzione avrà o potrebbe avere. La digitalizzazione massiva, per esempio, comporta l’aumento dell’esposizione dei dati dei consumatori. Ciò rende necessario adeguare i sistemi di privacy, sicurezza e a volte la stessa legislazione statale.

Analoghe riflessioni interessano la medicina. Una maggiore interazione tra macchine e cervello, infatti, da un lato offre pratiche applicazioni nel mondo delle transazioni per le fasi di autenticazione, accesso e pagamento, ma dall’altro apre un varco a scenari fantascientifici, come la stimolazione della mente per rendere vigile un impiegato affaticato o l’intervento sull’umore di un professore facilmente irritabile.

 

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