Da anni la provincia di Trento è sul podio delle migliori città in Italia per qualità di vita facendo somma di tutti gli indicatori: ambiente, servizi, istruzione, sanità, stipendi. E anche quest’anno la classifica che Il Sole 24 ore ha dedicato alle città italiane suddividendole per fasce di età – bambini, giovani e anziani – vede Trento in terza posizione come valore assoluto per quanto riguarda gli over 65 e medaglia d’oro per ambiente e servizi, sempre relativamente alla fascia più matura della popolazione. Le città che occupano le prime due posizioni variano di anno in anno, la terza della classifica generale no: Trento resta stabile! La qualità di vita in Trentino è una realtà radicata, autentica.
In Trentino, un territorio interamente montano e Patrimonio Unesco dell’Umanità, si vive bene! Non è un caso che proprio qui anche il turismo non conosca stagioni e attiri tutto l’anno milioni di ospiti. Per la varietà di laghi che sono mare e sono ghiacciai, per il suo essere una palestra a cielo aperto, per il suo riconoscersi irrimediabilmente natura.
Lavorare per vivere in Trentino
Nel caso in cui APSS abbia bandi aperti per incarichi libero professionali, possono partecipare anche medici pensionati. Proviamo a fare una sintesi di ciò che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento mette a disposizione dei medici richiamati in servizio dopo la pensione:
- incarichi professionali nel rispetto delle competenze, concordati in fase contrattuale;
- flessibilità oraria. Ad esempio, lavorare solo nei fine settimana per godere della libertà conquistata in anni e anni di corsia;
- ruolo di tutoraggio e affiancamento in reparto per attività da mentore alla luce dell’esperienza accumulata;
- giusto compenso: 80 euro/ora con una maggiorazione fino al 20% per le prestazioni negli ospedali di valle;
- supporto nella ricerca di alloggio e pratiche di domiciliazione a cura del territorio;
- sgravio e semplificazione delle pratiche burocratiche legate alla professione, anche grazie alle avanguardie digitali;
- fornitura di abbigliamento e dei DPI necessari allo svolgimento della professione per la tutela personale e degli altri.
Vivere per lavorare in Trentino
A 65 anni, o oltre, decidere di spostarsi, potrebbe essere l’occasione sempre cercata per godere finalmente delle proprie passioni, se gli obiettivi sono la ricerca di un ambiente salutare, naturale, culturale. Se la passione è il trekking piuttosto che la bici a qualsiasi orario, o la vela, il parapendio o semplicemente un pranzo in malga ogni volta che vuoi. Senza rinunciare a stimoli culturali legati alla storia, al cinema, alla musica o alle eccellenze enogastronomiche piuttosto che alla dissertazione.
Trento è a tutti gli effetti la città dei festival, dal Film Festival della Montagna al Festival dell’Economia, piuttosto che della scienza con il Muse – Museo delle Scienze, della storia del ‘900 o dell’arte con mostre uniche in Italia quali quelle del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
È la provincia della ricerca e delle innovazioni di centri d’eccellenza come il Polo Meccatronica a Rovereto e della cooperazione che è nata qui. Il Trentino vanta una protezione civile che è prima in Italia per interventi e un corpo di vigili del fuoco volontario che presta gratuitamente ore ed ore del proprio tempo libero al servizio degli altri.
Laddove i confini sembrano più prossimi, poi ti accorgi che hai davanti possibilità infinite che, nella loro naturalezza, fanno semplice la vita anche laddove è sempre apparsa più complicata.
Vivere in Trentino
E poi ci sono le necessità di tutti i giorni, quelle che se mancano creano rumori di fondo che inficiano le esperienze. Può essere un’occasione sia professionale che personale prestare servizio in strutture che abitano valli diverse come può essere un’esperienza vivere in un borgo ai piedi della Marmolada, ma poi servono le strade, i trasporti, servono le persone su cui contare.
La montagna è sempre stato un ambiente particolare, dove la sopravvivenza dipende dal mutuo aiuto e dalla relazione. Il Trentino è diventato grande perché ha saputo moltiplicare l’efficienza in servizi capillari legati alla persona, dove quella del singolo vale quanto la soddisfazione di un’intera comunità.
Ecco perché anche all’interno di un sistema, quale quello di un’azienda sanitaria, le politiche sono costruite intorno al benessere delle persone, tanto del paziente quanto dei medici. Perché un territorio per sopravvivere ha bisogno di essere abitato. E qualsiasi spazio per essere abitato ha bisogno di servizi ma anche di alimentare sogni ed esaudire desideri.
Perché dovresti scegliere di fare un’esperienza da medico in Trentino? Ascolta le parole del direttore generale dell’APSS, Antonio Ferro, potresti trovare la risposta che cercavi.