I migliori progetti di Open Innovation made in Trentino

Se l’innovazione è diventata la principale arma delle imprese per competere in un mercato sempre più affollato e in continua evoluzione, questa è diventata allo stesso tempo una sfida non facile da affrontare. Lo abbiamo visto durante gli anni del covid dove molte aziende sono state costrette a rivoluzionare i propri processi, pena la sospensione temporanea o addirittura definitiva dell’attività.

Innovare ed essere innovativi porta quindi con sé numerose complicazioni, soprattutto per quelle piccole imprese con una disponibilità economica limitata. Allora come possono le aziende assicurarsi un’innovazione continua?

La soluzione sta nell’Open Innovation, il nuovo approccio che negli ultimi 20 anni sta rivoluzionando il modo di fare impresa e che ha trovato terreno fertile anche in Trentino.

Cosa si intende per Open Innovation?

Il primo a parlare di Open Innovation è stato Henry Chesbrough, economista e autore statunitense, nel suo libro Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology” pubblicato nel 2003.

Secondo Chesbrough la globalizzazione avrebbe reso i processi di innovazione e di ricerca sempre più costosi e rischiosi, mettendo in seria difficoltà soprattutto le piccole imprese. L’economista inizia così a parlare di Open Innovation, come soluzione e come approccio ben più sostenibile rispetto alla già nota Closed Innovation.

Con Open Innovation viene indicato un approccio, un processo, una formula che prevede la possibilità per un’azienda di accedere alle innovazioni disponibili sul mercato integrandole con il proprio modello di business, ma senza internalizzare. 

La definizione del termine si è evoluta negli ultimi 20 anni insieme al naturale evolversi della situazione economico-sociale, ma ad oggi possiamo definirla come un approccio strategico e culturale che prevede la collaborazione delle imprese con enti esterni come università, istituti di ricerca, startup, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

Come funziona un processo di Open Innovation e quali vantaggi porta?

Ci sono varie modalità per mettere in pratica progetti di open innovation. Vediamo alcune opzioni:

  • Concorso di idee (“Call for ideas”): in questo caso, l’azienda va alla ricerca di idee innovative organizzando dei veri e propri concorsi pubblici nei quali chiunque può partecipare offrendo soluzioni a un problema proposto dall’azienda stessa.
  • Hackathon: questo termine deriva dall’unione di hacking e marathon e sta a indicare una gara di programmazione. Questa tipologia di evento è quindi pensata per programmatori, sviluppatori e appassionati di codice e programmazione in generale con l’obiettivo di realizzare uno o più software, solitamente nell’arco di poche ore.
  • Challenge: sfide, appunto, che in tempi brevi consentono alle imprese di individuare potenziali soluzioni a problemi tecnologici, di business o di design e opportunità di innovazione, facendo leva su competenze specialistiche che risiedono al di fuori della propria organizzazione.
  • Incubatori e acceleratori aziendali: un modo per portare innovazione dentro un’azienda è anche quello di istituire incubatori o acceleratori di startup gestiti dall’azienda stessa. In questo modo per l’azienda sarà più semplice individuare startup o giovani realtà con cui instaurare rapporti di collaborazione.
  • Acquisizioni: considerato oggi uno degli strumenti principali per fare open innovation, l’acquisizione di startup o pmi innovative permette di assicurarsi idee, tecnologie e competenze in un colpo solo, da integrare nei propri processi aziendali.
  • Partnership: tra i progetti di open innovation c’è anche la possibilità di stringere rapporti con partner esterni. Questi possono essere altre aziende, startup ma anche università, centri di ricerca e gruppi di ricercatori.

Tutti questi progetti di open innovation portano numerosi vantaggi a livello aziendale. L’Open Innovation rende la struttura aziendale meno rigida e più flessibile, riducendo tempi, costi e rischi di sviluppo e commercializzazione di nuovi prodotti o servizi.

Inoltre, la collaborazione con enti esterni l’azienda e con competenze specializzate per ogni progetto, agisce sulla qualità dei risultati raggiunti, producendo prodotti o servizi altamente qualificati da offrire al consumatore finale.
Infine, l’Open Innovation è di particolare vantaggio per le piccole e medie imprese che non possiedono tutte le risorse necessarie per produrre nuovi prodotti o servizi.

L’Open Innovation in Trentino

Anche il Trentino, che da sempre supporta l’innovazione e lo sviluppo imprenditoriale, ha accolto questi cambiamenti. L’Open Innovation è entrata così a far parte delle realtà territoriali con successo: ne sono la prova i tanti riconoscimenti arrivati anche da importanti eventi fuori regione come SMAU.
Numerose realtà trentine, supportate da Trentino Sviluppo, hanno ricevuto negli ultimi anni il Premio Innovazione di SMAU, che viene conferito a realtà che si sono distinte per progetti di open innovation o co-innovazione. Tra i vincitori citiamo ProM Facility (2017), Bic Open Challenge (2019), Cavit e Cantine Ferrari (2021).

I migliori progetti di Open Innovation

L’innovazione aperta si fa anche e soprattutto nella provincia trentina, dove ogni anno vengono organizzati progetti supportati dai più importanti enti locali. Tra questi, ricordiamo:

  • Scintille: l’iniziativa arrivata alla seconda edizione nasce con l’obiettivo di supportare le imprese locali nella ricerca di soluzioni tecnologiche per l’innovazione di prodotto. In quest’occasione imprese trentine e studenti lavorano insieme per trovare soluzioni tecnologiche a sfide complesse legate all’innovazione di prodotto e di processo. Leggi il racconto dell’ultima edizione nell’articolo “Scintille: l’Open Innovation a servizio delle imprese trentine”.
  • Spin Accelerator Italy: nato come concorso di idee d’impresa, dal 2021 ha scelto la formula dell’open innovation, basata sull’incontro tra i bisogni del mercato, espressi da realtà già affermate (grandi brand), e le proposte innovative delle startup e delle PMI sport-tech. Spin Accelerator Italy è organizzato da Trentino Sviluppo in collaborazione con Provincia Autonoma di Trento, Università di Trento e la fondazione internazionale Hype Sports Innovation.
  • BIC Open Challenge: iniziativa che vuole mettere in connessione le micro e piccole imprese innovative dell’ecosistema italiano con le medie e grandi imprese insediate all’interno dei Business Innovation Centre (B.I.C.) di Trentino Sviluppo, per trovare soluzioni tecnologiche in risposta ad esigenze concrete legate all’innovazione di prodotti o processi in un’ottica di open innovation. L’ultima edizione del 2019 è stata promossa in collaborazione con TechnoAlpin SpA, insediata presso il Business Innovation Centre di Trento.
  • Proto Challenge: l’iniziativa della Fondazione HIT – Hub Innovazione Trentino mette in relazione studenti e ricercatori trentini impegnati nella progettazione meccanica con il mondo delle imprese. L’edizione 2022 della Proto Challenge è stata organizzata in collaborazione con l’Università di Trento, Trentino Sviluppo e ProM Facility, Confindustria Trento, il Contamination Lab e NOI Techpark, con la partnership di Beta Cae.
  • Industrial AI Challenge: in questo percorso di open innovation studenti e studentesse universitari lavorano con il supporto di ricercatori, ricercatrici, esperti del settore e startup alla risoluzione di sfide di ottimizzazione o soluzione di un problema in uno o più processi produttivi delle imprese e delle pubbliche amministrazioni selezionate.
  • UX Challenge: replicata in 7 paesi europei, questa sfida tecnologica dedicata al tema della user experience prevede che ai team di studenti – affiancati da professionisti dello user-centered design – venga affidato il compito di lavorare all’ottimizzazione dell’esperienza utente di prodotti e servizi digitali proposti dalle imprese selezionate.
  • Public AI Challenge: un’iniziativa che consente ad alcuni dipartimenti della pubblica amministrazione (PA) di scoprire e testare i benefici dell’intelligenza artificiale (IA), grazie al coinvolgimento di gruppi di studenti che, in due mesi di tempo applicano tecniche di Machine Learning e creano modelli predittivi sulla base dei dati forniti dai dipartimenti.

I progetti di Open Innovation in Trentino si rivelano come un’ulteriore conferma del supporto alle imprese che decidono di avviare e portare avanti qui il loro business, aggiungendosi ai già numerosi incentivi in ricerca e sviluppo disponibili. 

 

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