Lancio di una startup: la roadmap da seguire in 6 step

Dici startup e dici ingegno, dinamismo, vivacità. Questa immagine ispirata corrisponde in pieno al mondo delle startup innovative in cui intuizioni creative rompono gli schemi e fanno sospirare il più brillante dei business.
Anche le startup, tuttavia, si devono orientare in un contesto in cui non mancano burocrazia, regole di mercato e un glossario che ama attingere dall’inglese.
Per gli aspiranti startupper può dunque essere utile questa roadmap step by step per progettare il miglior lancio della propria startup.
Per rappresentarla ci si può aiutare con un vero e proprio format visivo, scandito da milestones e da un timing indicativo. Semplicità e politica dei piccoli passi pagano sempre ma l’obiettivo finale è già prestabilito per ogni startup: la redditività. Non basta avere una buona idea, bisogna saperla mettere a frutto, renderla promettente e attirare investimenti. Per questo le startup devono imparare a muoversi fin da subito sul terreno dell’economia.

 

STEP #1 Lancio Startup: verificare i requisiti

La prima cosa da fare è assicurarsi di possedere tutti i requisiti per definirsi startup innovativa e godere di conseguenza delle tante agevolazioni riservate a questa realtà.
Una startup è un’attività imprenditoriale innovativa ad alto valore tecnologico. Deve cioè offrire un servizio, un prodotto o una modalità produttiva fino a quel momento inesistente, portando soluzioni nuove grazie all’applicazione di moderne tecnologie. Ma non è tutto. Una startup innovativa deve possedere requisiti molto precisi (indicati nell’art. 25, commi 2 e 3, DL 179/2012):

  • essere giovane (meno di 5 anni)
  • non distribuire e non aver mai distribuito utili
  • avere sede fiscale in Italia (o in un Paese UE ma con filiale in Italia)
  • fatturare non più di 5 milioni all’anno

L’innovazione tecnologica è presente se è soddisfatto almeno uno di questi tre criteri:

  • investimento in R&S pari al 15% del maggiore tra costi e valore totale della produzione
  • team formato per 2/3 da personale con laurea magistrale, oppure per 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o laureati con 3 anni di esperienza in attività di ricerca certificata
  • depositaria o licenziataria di privativa industriale (il principale strumento giuridico per la tutela delle creazioni di carattere industriale ed intellettuale), oppure titolare di software registrato.

 

STEP #2 Lancio Startup: trovare un incubatore

Il secondo step è un consiglio: affidarsi ad un incubatore. Molto spesso le intuizioni arrivano da ricercatori, fisici, matematici, informatici, biologi che sanno applicare scienza e tecnologia alle problematiche della realtà ma devono affinare il fiuto per il business. In Italia esistono incubatori e acceleratori di startup innovative, certificati dal Ministero per lo Sviluppo Economico, il cui scopo è quello di allenare le startup a camminare con le proprie gambe. Offrono spazi, consulenze, supporto economico, programmi di crescita, legami con i centri di ricerca, affiancamento negli adempimenti societari e nel delineare il proprio business plan, favoriscono l’accesso alle agevolazioni e l’incontro con gli investitori. Insomma, sono nati apposta per accompagnare il lancio di una startup ed essere d’aiuto in tutti gli step successivi.

 

STEP #3 Lancio Startup: validare l’idea

Validare un’idea di business significa comprendere se rappresenta la soluzione ad un problema reale e se i consumatori sono disposti a spendere per averla. Questo passaggio serve dunque per non sprecare risorse in progetti destinati a fallire. Si può procedere somministrando questionari, facendo interviste mirate o utilizzando il web, ad esempio con survey o landing page.
Realizzare un Minimum Viable Product (MVP), ovvero un prototipo basic da far testare ai propri clienti, restituisce feedback preziosi.
I risultati daranno un’immagine di quale sia il fabbisogno del mercato e di quali correttivi è necessario apportare all’idea di partenza per renderla più funzionale.

 

STEP #4 Lancio Startup: costruire un Business Plan

Il Business Plan è un documento fondamentale che presenta il progetto imprenditoriale e offre una visione d’insieme dei fattori che ne determinano il successo. Deve contenere un’analisi del contesto, le strategie di posizionamento, il piano di marketing, le risorse e i risultati attesi. Per rappresentarlo ci si può avvalere di una metodologia di Business Design riconosciuta, come il Business Canvas Model.

 

STEP #5 Lancio Startup: trovare il capitale

Le startup innovative possono godere di un lungo elenco di agevolazioni tra cui l’accesso gratuito al fondo di garanzia delle PMI. In più, Comunità europea, Ministero, molte istituzioni pubbliche bandiscono spesso fondi a cui le aspiranti startup possono candidarsi. Enea tech, Seed Money, Fondo Nazionale Innovazione sono solo alcuni esempi.
Altro modo per reperire capitali è l’incontro con i cosiddetti Business Angels o Venture Capital, ovvero investitori privati come imprenditori o istituti di credito che si accollano il rischio se intravedono il potenziale sviluppo della startup. Preparare un “elevator pitch” che in pochi minuti conquisti la loro fiducia è determinante.
Strumenti finanziari di partecipazione popolare, come il crowdfunding, stanno diventando un riferimento sempre più frequente anche per il lancio delle startup.

 

STEP #6 Lancio Startup: costituire la società

Servono mesi, talvolta anni, per compiere gli step precedenti. La fase preparatoria in genere è compiuta dal “team” mentre la costituzione della startup vera e propria con l’iscrizione nel Registro delle imprese della Camera di Commercio si perfeziona quando si è pronti per la fase produttiva. Da questo momento iniziano a decorrere i 5 anni di vita di una startup. Per non sprecare tempo è importante arrivare qui con in mente la forma societaria migliore, brand e corporate identity definite e soprattutto con l’idea messa al sicuro da un brevetto o una privativa.

 

 

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