Aprire una startup: regole da rispettare e consigli per il successo

Aprire una startup e renderla una realtà di successo significa tenere ben presenti regole scritte e, come in qualunque ambito lavorativo, anche regole non scritte. Quelle scritte sono sancite dalla legge e descrivono nel dettaglio i passaggi burocratici per aprire una startup, quali caratteristiche deve possedere, di quali vantaggi può godere, quali controlli vengono effettuati. Le regole non scritte, invece, derivano dall’interazione delle startup all’interno del loro cosiddetto “ecosistema” che è composto da molti soggetti, come gli investitori o gli incubatori, e da prassi consolidate, come i pitch o le challenge.

Prima di aprire una startup è dunque importante conoscere il quadro normativo in cui si andrà ad operare e seguire alcuni consigli per il successo.

 

Regole da rispettare per aprire una startup

Il termine startup deriva dal verbo anglosassone “start up” che significa “partire, mettersi in moto” ed indica tutte le imprese che danno vita ad attività in discontinuità con il passato. Questo status è temporaneo e il sistema fiscale italiano lo concede per agevolare l’avvio di nuove imprese.

Le startup innovative, tuttavia, sono realtà che si spingono ben oltre e sono disciplinate in modo serrato dal DL 179/2012, articoli 25-32 (Decreto Crescita 2.0), convertito nella Legge 221/2012.

 

Requisiti richiesti per aprire una startup innovativa

La legge individua la startup innovativa come una “società di capitali che può essere costituita anche in forma cooperativa” e lascia intendere che debba essere un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita. Per aprire una startup, infatti, l’impresa deve rispettare questi requisiti oggettivi che ne esaltano il carattere innovativo:

  • è nuova o costituita da non più di 5 anni
  • ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
  • ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
  • non distribuisce e non ha distribuito utili
  • oggetto sociale esclusivo o prevalente è lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
  • non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda

Per essere definita innovativa, la startup deve poi rispettare almeno uno dei seguenti tre requisiti soggettivi:

  • le spese in Ricerca e Sviluppo e in innovazione devono essere pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione
  • i dipendenti e i collaboratori devono essere altamente qualificati (almeno 1/3 deve essere composto da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori da almeno tre anni, in alternativa almeno 2/3 devono possedere una laurea magistrale)
  • la startup deve essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato

 

Vantaggi di aprire una startup innovativa

La ratio di queste condizioni stringenti sta nei vantaggi che sono riservati alle startup innovative. Lo Stato, infatti, concede una serie di misure favorevoli per aprire una startup innovativa purché queste contribuiscano alla crescita sostenibile, allo sviluppo tecnologico, all’occupazione giovanile, alla cultura imprenditoriale vocata all’innovazione, al consolidamento dei legami tra università e imprese e, infine, all’attrazione di talenti e capitali esteri. Le agevolazioni si acquisiscono con l’iscrizione della startup nella sezione speciale del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, durano per un massimo di 5 anni e decadono nel momento in cui viene meno uno dei requisiti essenziali.

In breve, si tratta di:

  • agevolazioni fiscali, comprese quelle di registrazione presso le Camere di Commercio
  • finanziamenti pubblici agevolati, ad esempio tramite i bandi Smart&Start o accesso al Fondo di Garanzia
  • deroghe al diritto societario
  • rapporti di lavoro subordinati ad una disciplina particolarmente flessibile, ad esempio con remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
  • facilitazione all’internazionalizzazione con ICE-Agenzia
  • Fail Fast, ovvero procedure semplificate in caso di insuccesso della propria attività

Per avere un quadro complessivo delle agevolazioni a favore di chi intende aprire una startup, suggeriamo di consultare la scheda di sintesi delle agevolazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Aprire una startup: consigli per il successo

Uno dei dati purtroppo più evidenti nel mondo delle startup è la loro alta mortalità. Operare sul terreno dell’incertezza, proponendo nuovi strumenti e moderne tecnologie non è facile. Comprendere le regole del gioco non scritte diventa dunque vitale per aprire una startup di successo. Nella legge, infatti, non si specifica che una startup debba prestare particolare attenzione ad aspetti come il grado di innovazione o la scalabilità per attrarre maggiori investitori.

 

Affidarsi ad un incubatore di startup

È il primo consiglio. Gli incubatori sono delle società certificate dal Mise che propongono servizi per la nascita e lo sviluppo delle startup innovative. Offrono quindi strutture, attrezzature, competenze, esperienza e relazioni a chi vuole aprire una startup. Affiancano le startup nel loro intero ciclo di vita (bootstrap, seed, early stage, validation, go-to-market) fino all’accelerazione finale verso il mercato. Sono dunque il miglior appoggio per affinare l’idea innovativa di partenza, per consolidare il team, per rendere il progetto scalabile, per elaborare un business plan efficace, per preparare un pitch convincente.

 

Location with network, l’ecosistema per le startup

Il secondo consiglio è quello di insediarsi in un territorio che offra il network ideale per le imprese con centri di ricerca, università, istituti di credito e pubblica amministrazione. Avere a disposizione un laboratorio di prototipazione, per esempio, è un grande vantaggio per superare brillantemente la fase di Validation del proprio prodotto. Laddove l’ecosistema è più articolato e il fermento industriale più dinamico, si trovano maggiori stimoli per l’impresa e le risorse giuste per aprire una startup.

 

Valorizza la tua startup

Il terzo consiglio è quello di proporsi, di farsi avanti, di uscire dalla propria comfort zone. Le scoperte e le innovazioni hanno bisogno di essere conosciute per poter suscitare interesse in potenziali investitori e clienti per la tua startup. Le challenge finali dei vari bandi (come i bandi Seed Money o Trentino Startup Valley) sono le vetrine principali per presentarsi agli investitori con pitch avvincenti e attirare fondi. Non sono tuttavia le uniche. Nell’aprire una startup è importante lavorare ad un piano marketing e aver chiaro come la propria innovazione possa fin da subito attirare investitori e collocarsi nel mercato appena pronta.

 

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